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Lapo e Lopo a scuola

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi dice: anche stamani sei arrivato puntuale!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi dice: anche stamani, sei arrivato?

Lapo: Ogni mattina vado a scuola con la cartella piena di libri, con l’astuccio, i quaderni e la merenda!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e quando arrivo dico sempre: madonna….la cartella!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi dice: “Se avessi due o tre ragazzi come te!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi dice: “Se avessi due o tre ragazzi come te, sarei un’insegnante di sostegno!”

Lapo: Ogni mattina vado a scuola con il grembiule e il fiocco celeste.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola con il grembiule, il fiocco celeste e tre o quattro frittelle sparse…sul grembiule.

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e faccio colazione con Kinder fetta al latte!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e faccio colazione con Kinder fetta al latte! Lecco la carta del suo! 

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e prendo dieci!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e prendo dieci scapaccioni da quelli di quinta!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi chiede i sette Re di Roma.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e la maestra mi chiede i sette Re di Roma: però quando arrivo a Pisolo, si incazza sempre!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e i miei compagni puliscono la lavagna con la cimosa.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e i miei compagni puliscono la cimosa con me.

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e lui mi copia.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e io lo copio. In questo si va d’accordo!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e prendo otto.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e prendo Otto… per la coda. Otto è il gatto della bidella!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e salto l’ora di religione.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e salto due ore di italiano.

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e sul quaderno la maestra mi ci scrive “Visto!”

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e sul quaderno la maestra mi ci scrive “Vispo…per niente!” 

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e mi mettono nella squadra di calcio della scuola!

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e mi mettono nella squadra di calcio di un’altra scuola… qualsiasi!

Lapo: Ogni mattina vado a scuola, il Preside entra in classe, legge i miei voti e mi fa i complimenti

Lopo: Ogni mattina vado a scuola, il Preside entra in classe, legge i miei voti e senza fare complimenti li gioca alla schedina: 1, 2, 1, x, 2

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e sui miei libri mi prendo sempre delle note.

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e sul registro mi prendo sempre delle note.

Lapo: Ogni mattina vado a scuola e per colpa sua la maestra mi dice: “Domani vieni accompagnato dai genitori!”

Lopo: Ogni mattina vado a scuola e per colpa mia la maestra mi dice: “Domani vieni accompagnato dai genitori!”…Tiè, tanto so’ orfano!

Duetto tratto dallo spettacolo “Mattaglia, il Senso della Vita” (2009) di Roberto Ricci e Giampiero Cito (con una strizzata d’occhio a Giorgio Gaber).

L’immagine è una delle innumerevoli versioni della campagna Mac vs Pc.

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Fertility Nativity Day

Perché non tutte le coppie concepiscono per grazia ricevuta. Perché non tutte le coppie hanno i santi in Paradiso. Perché non tutte le coppie hanno una capanna sulla testa con riscaldamento annesso. Il Fertility Day prendiamolo a ridere, vai.

Nella foto, il riscaldamento.

M: Beppe, ho fatto il test?
G: Per entrare a medicina?
M: No imbecille, il test di gravidanza!
G: Come il test di gravidanza, gravidanza di che?
M: E’ venuto un angelo e mi ha detto che ero in stato interessante. Io non ci credevo e ho fatto il test. Oh te…
G: Angelo? Chi è questo Angelo?
M: Non lo so, si chiama Gabriele!
G: Angelo o Gabriele?! Lo sapevo che non ti dovevo lasciare a casa da sola!
M: L’Arcangelo Gabriele, duro! Dice che nascerà intorno a Natale!
G: Ecco! Fortunati come siamo stai a vedere che ci nasce proprio il giorno di Natale! Ma scusa una cosa Maria, come hai fatto a rimanere incinta se io e te, che tra l’altro si sarebbe anche marito e moglie, la prima notte di nozze ci s’ha sempre da festeggialla?
M: Lo Spirito Santo!
G: Ecco, dammi un gotto di spirito santo vai, è meglio!
M: Senti Beppe, io a partorire a casa un ci vorrei stare! S’andasse a Betlemme?
G: Sie meglio, con tutte quelle curve, poi sotto le feste in quel modo, voi sapè che casino si trova, no no…si sta dalla mi mamma.
M: Ma chi la conosce la tu mamma! Un si sa nemmeno chi sia la tu mamma. Non ce n’è uno che si ricordi della tu mamma!
G: Si va alla Salus!
M: Sie, poi viene della Pantera! E poi la Salus non c’è più da anni.
G: Almeno chiamiamo il Dottor Cito, io lo conosco, è bravo!
M: Bravo? Guarda come è venuto il su figliolo…figuriamoci i figlioli di quell’altri…
G: E allora dove vorresti andare, sentiamo!
M: Te l’ho detto, a Betlemme, ho trovato una stalla su Trip Advisor e c’era un commento di un pastore che diceva; “Ci sono stato da Dio!”
G: Maria, ascolta un attimino! Già questa cosa dell’Angelo mi puzza un pochino…poi la stalla. E con che ci vorresti andare a Betlemme?
M: Con la Due Cavalli!
G: Macché due cavalli, io al massimo c’ho un ciuchino!
M: Bel pezzente sei! Un falegname dovevo prendere! La prossima volta pei mobili fo’ da me e vò all’Ikea!
G: Si poi voglio vedere chi te li monta! Il ciuco va bene anche come riscaldamento, basta accoppialo con un bove e siamo apposto! D’inverno il bue e l’asinello e d’estate il pinguino!
M: Che figure mi fai fare? Verranno anche a trovarci i Magi!
G: Della Lupa?
M: I Re Magi! Melchiorre, Baldassarre e il Principe Marchetti!
G: Porteranno Frutta, Incenso e Mirra!
M: E’ la frutta del Marchetti, quella costa più dell’oro! Senti, ma come si chiama questo citto?
G: A me mi garberebbe venisse fuori una femmina! Se è femmina si chiama Caterina! Come la Santa!
M: No, a me i nomi sacri proprio un mi garbano! Chiamiamolo Ridge!
G: Si, Gesù…
M: O, lo sai che è ganzo…
G: Ridge?
M: No, Gesù
G: O, ma io scherzavo….

Duetto tratto dallo spettacolo di improvvisazione, “Mattaglia: default”, 23 settembre 2011. Cinque anni prima del Fertility Day.

ojala

Gli incontri più assurdi che io abbia mai fatto in un negozio

Vivere in una piccola città ti offre la possibilità di entrare ancora in qualche piccolo negozio dove, se sei particolarmente fortunato, capita di imbattersi in umanità di vario genere. Ecco gli incontri più assurdi che io abbia mai fatto in un negozio:

Decimo posto: estate caldissima; dal vinaio entriamo per prendere due panini e troviamo l’oste a torso nudo coperto soltanto da un grembiule. Sta affettando un pane stringendolo sotto l’ascella. Ordiniamo: “Due gottini di rosso e ce ne andiamo!”

Nono posto: pizzeria al taglio, siamo io e un altro signore in fila, ma lui è prima di me. Siamo vicino alla chiusura e ci sono rimasti una quindicina di pezzi. Chiedo all’altro: “Lei quanti ne prende?” e lui a me: “ A lei quanti ne servono?” “ Me ne bastano tre, grazie”. Lui, rivolto al pizzaiolo: “Me li dia tutti!”. E’ la sera che ho iniziato a studiare il voodoo.

Ottavo posto: in ferramenta, sono in fila aspettando il mio turno. Entra un signore un po’ avvinazzato, supera la fila tra le proteste di tutti e al bancone chiede: “Le brugole ce l’hai?” ”Sì” Il signore avvinazzato sorride e dice: “Bene, o cacciatele nel culo!” E esce. Forse c’era stato uno screzio al bar, poco prima.

Settimo posto: dal fornaio, studentessa fuori sede evidentemente appena arrivata in città: “scusi, che cos’è il ciaccino?” “E’ una pizza bianca che può essere anche ripiena”. “Ok, allora una pizza bianca, una focaccia ripiena e un ciaccino.”

Sesto posto: In gelateria, turista anglofona alla gelataia: “Scusi mi fa assaggiare pistaccio? E anche nociolla? E anche straciadela?” Dopo avere ingurgitato tre palette, la turista esce dicendo: “No piace niente!”

Quinto posto: Signore insospettabile sottovoce all’edicolante: “Ma  i porni non li fanno più?” “Sì, ma non li tengo” “Maremma cane, ‘un mi fa internette!!!”

Quarto posto: Alimentari, signora ben vestita agita un cartone di latte: “E’ parzialmente stremato?”. Alimentarista: “No, è intero ma se continua a sciaguattarlo diventa stremato del tutto”.

Terzo posto: in farmacia, trentenne vecchio con la camicia a maniche corte. Gli dico: “C’era prima lei?” E lui: “No no, c’era prima lei”. E mi passa avanti.

Secondo posto: alimentari sotto casa, donnina di millemila anni: “Ce l’ha il prosciutto di palma?”

Primo posto: fruttivendolo di cui non dirò il nome, tanto il cognome lo sapete. Entra una bella signora con due figlie ventenni spettacolari. Prende un cestino di fragole, lo porge al fruttivendolo e chiede: “Me le frulla?”. Lui: “Magari Signora, magari.”

 

L’immagine è opera dell’illustratore Eiko Ojala. Potete trovare altri suoi capolavori qui: https://www.behance.net/eiko o qui: http://ploom.tv

il senso della vita

L’ultima volta che ho fatto sesso (figuriamoci concepire)

In tempi non sospetti, molto prima della grande invenzione del Fertility Day, io e Roby salimmo su un minuscolo palcoscenico vestiti da spermatozoi. Lui faceva Lapo, fighetta belloccio con l’erre moscia. Io ero Lopo, un povero disgraziato che aveva una dislessia che lo faceva parlare come Duffy Duck. Di solito il pubblico rideva. E noi avevamo capito già allora che per concepire bisogna prima “compicciare”. E senza fare marcia indietro.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso mi hanno fatto gli applausi.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pagato in lire.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso eravamo in tre.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso, lo giuro, ero da solo.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso c’ho messo tre ore.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso c’ho messo tre ore. A convincerla!

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso sono diventato il re della pecorina.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso sono diventato il re del pecorino. Sardo.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso per durare di più ho pensato alla fame nel mondo.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pensato che avevo fame. E ho svuotato il frigorifero.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso lei mi ha detto “la prossima volta che vieni, dimmelo e ti faccio trovare champagne e caviale”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso lei mi ha detto “la prossima volta che vieni, dimmelo almeno mi levo le mutande”

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso aveva vinto la Lupa.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso aveva vinto l’Aquila. Con Bastiano.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso mi è costato una bella sudata.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso mi è costato 100 euro ogni quarto d’ora. Quindi 20 euro.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso mi ha detto: “Come te non c’è nessuno!”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso mi ha detto: “Come te non c’è nessuno! Se dio vuole”

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pensato: “Che fisico che ho!”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pensato: “Che fisico di merda che ho!”

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso le ho detto: “Non sei sempre stata così sciolta, vero?”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso le ho detto: “Non sei sempre stata una donna, vero?”

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso le ho detto: “Ti sei depilata?”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso le ho detto: “Ti sei fatta la barba?”

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pensato: “Dio, questa è un mostro di bravura!”

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho pensato: “Dio, questa è un mostro!” E basta.

Lapo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho fatto un po’ di conti e sono giunto alla conclusione che le donne che ho avuto sono tante come i granelli di una spiaggia.

Lopo: L’ultima volta che ho fatto sesso ho fatto un po’ di conti e sono giunto alla conclusione che le donne che ho avuto sono tante come le dita di una mano di un addetto alla sega circolare.

Duetto tratto dallo spettacolo “Mattaglia, il Senso della Vita” (2009) di Roberto Ricci e Giampiero Cito (con una strizzata d’occhio a Giorgio Gaber).

mattaglia

 

L’immagine della testata è un dettaglio della locandina dello spettacolo realizzata da Benedetto Cristofani nel 2009.

dracula

Buon sangue…

Alla quarta domanda del questionario ho capito che non ero idoneo a donare il sangue, allora ho iniziato a rispondere alle domande a modo mio:

D: “Ha avuto recentemente rapporti sessuali occasionali?”
R: “Non in questo millennio.”
D: “È mai stato per più di sei mesi in Inghilterra dal 1990 al 1996!”
R: “No, maledizione!”
D: “Ha recentemente fatto uso di sostanze psicotrope?”
R: “Non credo, ma non ci giurerei. Sono confuso.”
D: “Ha un peso corporeo superiore a 50 kg?”
R: “Con i vestiti o senza?”

Scherzi a parte: donare il sangue fa bene, può salvare una vita e ti danno anche la colazione gratis. Voi che potete, fatelo!

spiderman-donor

L’immagine della testata è ripresa dalla campagna per il World Blood Donor Day 2014.

L’immagine nel post è la campagna per l’Hellenic Association of Blood Doors realizzata da JWT nel 2013.

re leone

Animalisti: perché dico che Disney non amava gli animali

Attenzione: post ad alto tasso di ironia. Astenersi perditempo, mullah della salvaguardia animale e animalisti o vegani ortodossi.

  • Nel Paese delle meraviglie i bruchi fumano come turchi, i gatti si calano gli acidi, i conigli sono paranoici, le lepri schizofreniche.
  • Il Grillo di Pinocchio prende n°2 scarpe in faccia.
  • Lo Zio Paperone oltre ad essere un taccagno, se ne sbatte dei suoi pulcini.
  • La Bestia de “La Bella e la Bestia” è incazzata come una bestia di essere una bestia.
  • Il fratello del Re Leone uccide il Re Leone, che non è un uomo ma un leone.
  • I dinosauri di “Dinosauri” muoiono. Tutti.
  • La tigre di Robin Hood è una merda. Il serpente non ne parliamo.
  • Crudelia Demon ha una pelliccia di cane. Non sintetica.
  • Red e Toby se le danno di santa ragione. E sono due cuccioli.
  • Lilli è una cocker che si fidanza e passa la vita con un bastardo.
  • Il Cacciatore va nel bosco e strappa il cuore a un povero cervo per salvare la vita a Biancaneve. Che poi cucina animali per i nani.
  • Topolino è focomelico: ha solo 4 dita. Contatele!
  • Pippo è un cane ed è ritardato. Pluto è il cane di un cane ritardato.
  • Qui, Quo, Qua sono orfani. Paperino pure.
  • Nonna Papera con le sue torte provoca l’obesità di Ciccio.
  • La mamma di Dumbo muore (male).
  • La mamma di Bambi muore (male). E il papà tiene pure le corna.
  • Il Principe Rospo viene baciato, ma per prudenza non con la lingua.
  • Bianca è una topa ma Bernie alla fine va in bianco. Fine.

Morale: se c’è una disgrazia o una sciagura, il buon Walt, preferisce che capiti a un animale piuttosto che a un essere umano.

L’immagine è un fotogramma de “Il Re Leone” prodotto dalla Disney nel 1994. Anche quella fu una brutta annata.

cito

Cicciottelli rispondete!

50 modi in cui vi consiglio di rispondere a chi vi dice “sei grasso”. Da usare a seconda delle situazioni. Sempre col sorriso in bocca. Senza masticare.

  • Non sono grasso, ho i vestiti infeltriti.
  • Non sono grasso, siete voi che siete magri.
  • Non sono grasso, me lo disse anche Pavarotti.
  • E’ perché ho il metabolismo basso, io sono grasso per non fargli venire i complessi.
  • Che ci vuoi fare? Mangio.
  • The winter is coming.
  • E ho il culo grosso per cacare gli stronzi come te.
  • Guarda il mio dito medio. Vedi grasso anche questo?
  • Grazie dell’informazione, non me ne ero accorto.
  • Non sono grasso, sono ricco di sostanze adipose.
  • La mia dietologa mi ha lasciato.
  • Mi vedi ingrassato? E ancora non è finita…
  • Ah sì? E io che aspettavo le doglie…
  • Ho le ossa grosse. Quelle delle bistecche…
  • Faccio la dieta del fantino. Ne mangio due al giorno.
  • Ho sbagliato a leggere le istruzioni della Philadelphia Light.
  • Purtroppo ero paribollo di Rotolone.
  • Mi hanno levato le tonsille da grande.
  • Giuro che non lo faccio più.
  • Ti sbagli, sei astigmatico.
  • Ho esagerato con il pranzo della comunione.
  • Che vuoi che sia, c’è di peggio. Tipo la peste, l’ebola.
  • Se me lo fai notare ancora ti rompo tutto.
  • Devo interpretare il Pinguino di Batman. Poi ritorno normale come Christian Bale. Giuro!
  • Tranquillo, passa.
  • Ma che mi rompi i coglioni?!!!!!!
  • Sono magro dentro.
  • Dopo due anni dalla nostra morte io e te peseremo uguale.
  • Secco fa rima con becco.
  • M’hai fatto venire fame.
  • Ma ti sei visto te, mostro?
  • Facevo il modello. Per Botero.
  • Ti avverto, sono intollerante ai cacacazzo.
  • Vuoi scommettere che tra un anno…
  • Una volta ho conosciuto uno che diceva a un altro che era grasso. Non l’ho più visto.
  • Sono stato a cena con Chuck Norris.
  • Grasso? Io?
  • Sì, e non so nemmeno tirare con l’arco.
  • Vedrai, m’hanno regalato dei vestiti larghi…
  • Faccio troppo sport, sono ingrossato.
  • Non so’ grasso, so’ gonfio! (cit.)
  • Sì, ora vogliamo parlare delle tue ascelle?
  • Io sto bene così! ma fammi riposare dieci minuti.
  • E se mi si blocca l’ascensore per un paio di settimane?
  • L’avevo capito da quando una tribù di cannibali ha iniziato a mandarmi gli auguri di compleanno.
  • Che ci vuoi fare, è la mia natura….
  • Sì, ma anche te sei pesante…
  • La ringrazio del suo interessamento nei confronti della mia salute ma ora mi scusi che ho una cena.
  • Mi hai fatto venire voglia di un pranzetto.
  • Sì lo so, sono grasso. Tu sai che tua madre fa delle gran scorpacciate di ghiande?
  • Foto di Giulio Storti

    garibalday

    Goffredo e Nando

    Duetto surreale ed improbabile tra Goffredo Mameli e Nando del Grande Fratello. Per chi pensa ancora che esista davvero il progresso.

    G: Ho 23 anni, mi chiamo Mameli e ho fatto “Fratelli d’Italia”

    N: Ho 23 anni, mi chiamo Nando e ho fatto Grande fratello, in Italia!

    G: Io Goffredo!

    N: Io, c’ho cardo!

    G: Sono amico di Camillo Benso di Cavour

    N: Sono amico di Maria Costanzo de Filippi

    G: Il mio amico Pietro Micca è saltato per aria e ci ha lasciato le penne, poveraccio!

    N: Il mio amico Pietro Taricone è saltato col paracadute e ci ha lasciato le penne, porello!

    G: Il mio risultato piu’ grande è stato scrivere l’inno per l’Italia: “Fratelli d’Italia…”

    N: Il mio sforzo piu’ grande è stato scrivere un sms: “Frate’…bella de zio…”

    G: Quando sono dentro la trincea e vedo che non ce la faccio piu’, mi frugo nelle tasche e tiro una bomba!

    N: Quando sono dentro alla discoteca e vedo che non ce la faccio più, mi frugo nelle tasche e tiro!

    G: Sono cresciuto con l’Italia divisa tra austriaci, francesi, papalini e borbonici, ma io sono italiano!

    N: Sono cresciuto con l’Italia divisa tra milanisti, interisti, romanisti e juventini, ma io so’ da’a Lazio!

    G: Mia madre mi dice “Figlio mio, prenditi la libertà'”

    N: Mia madre mi dice “Figlio mio, prenditi la terza media!”

    G: Io l’Italia la amo!

    N: Io l’Italia me la ingropperebbe proprio!

    G: Sono un bohemienne, mi sono invaghito di una fanciulla!

    N: Ao’ anch’io me so’ invaghito, ma mo’ scopamo o no?

    G: Ero con Garibaldi a Marsala

    N: Ero con Lele Mora all’Hollywood!

    G: Nino Bixio mi ha detto, Goffredo, sei stato nominato caporale!

    N: Alessia Marcuzzi mi ha detto, Nando, sei stato nominato!

    G: A Quarto eravamo piu’ di mille e tanti non ce l’hanno fatta!

    N: A Cinecittà eravamo piu’ di mille e tanti non ce l’hanno fatta! Tiè!

    G: Dopo l’Italia c’è da fare gli Italiani

    N: Dopo il Grande Fratello c’è Mai dire Grande Fratello!

    G: Dio benedica i carbonari

    N: Dio benedica la carbonara

    G: Viva Mazzini che ha fondato la Giovine Italia!

    N: Viva Signorini che ha fondato Diva e Donna!

    G: Onore ai ragazzi di Curtatone e Montanara!

    N: Onore ai ragazzi di Dolce e Gabbana!

    G: Sono Goffredo Mameli e per me l’Italia sara’ sempre una e una sola!

    N: Sono Nando del Grande fratello e per me l’Italia sarà sempre una sòla!

    G: W Verdi!

    N: W la sorca!

    G: “Che schiava di Roma iddio la creò!

    N: Chi chiava de Roma, perdio la chiavò!

    G: Siam pronti alla morte lItalia chiamò! Si!

    N: Al bivio di Orte un trans m’inculò! Si!

    G: Alle cinque giornate di Milano mi sono beccato una pallottola.

    N: Alle cinque serate de Milano Marittima me so’ beccato un erpes!

    G: Tra centocinquanta anni mi immagino un’Italia migliore!

    N: Tra centocinquanta anni se dio ce da’ salute, faremo Grande Fratello 160!

    Duetto scritto per il “Garibalday” organizzato dai Goliardi di Siena in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il 14 maggio 2011. Fu recitato da me e da Roberto Ricci davanti ad una platea di giovani e meno giovani, tutti molto caldi. Io facevo Nando, Roby Goffredo. L’immagine è opera di Benedetto Cristofani.

    credere

    Perché è meglio non credere che uccidere in nome di Dio (secondo me)

    Perché a chi non crede non interessa a chi chiedi i favori la sera prima di dormire.
    Perché, al massimo, chi non crede prima di dormire un favore lo chiede a chi è a letto con lui. Mal di testa permettendo.
    Perché per uno che non crede, ammazzare uno che non crede al suo stesso Dio non avrebbe senso.
    Perché per uno che non crede, la domenica è un buon giorno per fare festa, esattamente come il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato.
    Perché uno che non crede il Paradiso lo cerca prima di morire.
    Perché uno che non crede tende a tollerare di più, anche chi crede.
    Perché per uno che non crede il senso del dovere prevale sul senso di colpa.
    Perché uno che non crede, il perdono lo cerca dalle persone. E magari chiede anche scusa.
    Perché uno che non crede quando muore è morto.
    Perché se uno che non crede ha a che fare con un “infedele”, al massimo divorzia.
    Perché uno che non crede sa che trovare 70 vergini è proprio impossibile.
    Perché uno che non crede, a meno che non sia celiaco, può mangiare quello che vuole.
    Perché uno che non crede cerca di godere…ma se anche un altro gode, non è poi questo gran problema.
    Perché per uno che non crede, se un altro sceglie di morire, è perché ha fatto la sua scelta.
    Perché uno che non crede, ad un concerto non ci andrebbe mai con un kalashnikov. Semmai scavalcherebbe.
    Perché per uno che non crede, Dio, Allah e Buddha sono personaggi di libri.
    Perché per uno che non crede, quello che dice un libro l’ha detto l’autore del libro. E basta.
    Perché per uno che non crede, nessun Dio fa lo scrittore.

    L’immagine fa parte della campagna “Unhate”, realizzata nel 2011 da Fabrica per Benetton Group

    interessi

    Gli interessi di un maschio in 5 lettere

    Come cambiano nel tempo gli interessi di un maschio? Cambia poco, solo qualche vocale.

    0 anni – La poppa
    1 anno – La pappa
    3 anni – La Peppa
    5 anni – La Pimpa
    13 anni – La pippa
    15 anni – La puppa
    18 anni – La pompa
    21 anni – La pompa (della benzina)
    30 anni – La pippa(ta)
    50 anni – La poppa (della barca)
    75 anni – La Peppa (badante)
    80 anni – La pappa
    85 anni – La pompa (dell’ossigeno)
    90 anni – La pompa (funebre)