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una città di scienziati

Il ritorno dello Jackyill

Era il mio ultimo anno di università quando mi inventai “Lo strano coso del Dottor Jackyill”: l’operetta voluta dal Principe Carlino Pini per il glorioso anno goliardico 2000. La regia era di Luca Virgili (noto per il grande, grandissimo pubblico come Fresco). Le canzoni di Francesco Marchetti (Sogliola) e Carlo Lorenzini (Buzzo). Tra tutte le canzoni spicca sicuramente il Mascara, cantata egregiamente da Bubba e Nix, oggi rispettivamente professore di lettere e dentista. La strana fissa del Dottor Jacyill era inventare una cosa che, arrivato alla tenera età di 50 anni non aveva mai visto, neppure dipinta. E così si dipanavano due ore di battute tra crisi di nervi, Regine d’Inghilterra, guerrieri Maori, guardie di Buckingham Palace e mostri vari.
Molti sostengono, con buona ragione, che ogni cosa abbia il suo tempo. E spesso sono d’accordo anche io. Però, quando mi è stato chiesto di riportare una scena del Jackyill sul palco dei Rozzi, all’interno dell’Operetta “Una città di scienziati”, non c’ho pensato un attimo a non dire di sì.

I motivi sono molti: il primo è perché ritrovare in scena amici che si erano allontanati per vari motivi della vita, è ganzissimo. Secondo perché rivedendo alcune scene abbiamo riscoperto che erano buffe per davvero, terzo, perché invecchiare, ve lo giuro, è una gran cacata e a noi non ci garba.

State tranquilli, io e Rotolone non siamo mai in scena insieme per cui il palco reggerà. Ci saranno anche il Mascara e canzoni anche più belle di altre operette. Il bollore sale.

“Una città di scienziati” è una raccolta di molte scene tratte da varie operette che mostrano la capacità dei goliardi senesi di prendere in giro il potere di turno in città.

Se non avete di meglio da fare (anche perché non c’è niente di meglio da fare) saremo in scena il 25 e 26 novembre prossimi. E non ci sarà solo Jackyill, ci saranno tanti personaggi delle operette dal 2000 a oggi, interpretate da dottori e studenti insieme. I biglietti rimasti per vedere le due rappresentazioni di “Una città di scienziati” sono pochi, quelli che ci sono li trovate dal Nannini tutti i giorni dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 19.30 alle 20.30.

Noi ci si sta divertendo. Se volete, potete farlo anche voi.

PS: Le Ferie sono e rimarranno degli studenti. Dottori, culo! Compreso Jackyill.

In testata la locandina dell’Operetta è opera di Mido