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Mipiacisti

Mipiacisti: quelli che ti mettono like

Siamo tutti diventati mipiacisti.

È l’urgenza che abbiamo di ricordare agli altri della nostra permanenza in vita. “Guarda che esisto ancora!”. Come se agli altri importasse qualcosa.

Su Facebook c’è il mipiacista deferente, che mette “mi piace” sempre e solo al datore di lavoro o a un immediato superiore; il mipiacista complulsivo, che ogni volta che entra nel tuo profilo mette “mi piace” a tutte le tue 3000 nuove pubblicazioni intasandoti con le relative notifiche;

il mipiacista che non volevi incontrare, quello che si insinua con “mi piace” e commento in un post che avevi scritto per tutti meno che per lui;

il mipiacista minaccioso, quello che quando mette “mi piace” è per dirti: “occhio, che ti sto osservando”;

il mipiacista stalker, che ti segue come un incubo, qualsiasi cosa tu scriva;

il mipiacista asincrono, che voleva mettere “mi piace” al post che scrivesti due giorni fa ma siccome non lo ritrova, mette “mi piace” al primo dei tuoi post che gli capita;

il mipiacista autocompiacente, che mette “mi piace” solo ai propri post;

il mipiacista menzognero, che se mette “mi piace” vuol dire che non gli piace;

il mipiacista insonne, che mette “mi piace” dalle tre di notte in poi.

Poi ci sono io, che quando su Facebook metto “mi piace”, semplicemente vuol dire che mi piace.