Confesso che ho molto peccato (e se trovo Hip Hop ne combino un’altra)

hiphop

Ognuno nella propria vita ha degli scheletri nell’armadio di cui si vergogna a morte. Anche io ne ho alcuni e me ne vorrei liberare. Anche perché iniziano a prudermi le mani a vedere i muri imbrattati da Hip Hop. Forse è meglio non trovarcelo mai.

Pronti? Via!

Una volta ho rubato un tergicristallo perché me lo avevano rubato a me (ma dopo 10 minuti mi sono pentito e l’ho rimesso dove l’avevo preso).

Una volta ho trangugiato tutti i tramezzini di un happy hour non lasciando niente agli altri avventori.

Una volta non mi sono fermato a uno stop, un camion mi ha portato via il paraurti e sono fuggito perché il camionista era grosso.

Una volta ho suonato i campanelli e me ne sono andato a passo svelto.

Una volta ho chiesto a un ristorante di non farmi lo scontrino.

Una volta ho preso 6- a latino e ho detto a casa che avevo preso 6.

Una volta mi sono impantanato a Belcaro con una che era fidanzata (non  con me, con uno che conoscevo).

Una volta ho detto a mio padre che avevo fatto le cinque di notte per aspettare che facessero il pane.

Una volta ho fatto la pipì dentro una scarpa di una cameriera della Prova Generale mentre lei stava servendo ai tavoli.

Una volta ho telefonato alle suore di San Francesco e ho bestemmiato.

Ma non mi è mai passato per il cervello di riempire i muri della mia città con la scritta Hip-Hop. Che tra l’altro fa anche cagare.

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